Il toponimo fa riferimento allo stato di antico feudo. È citata per la prima volta in un documento del 1085, ma monumenti e iscrizioni testimoniano la sua precedente esistenza. Vista la sua vicinanza al capoluogo, è stata completamente assorbita dalle vicissitudini storiche di questo, non facendo rilevare accadimenti particolari. Unico fatto di rilievo è la lotta, nell’XI secolo, tra due potenti famiglie: i Camposampiero e gli Ezzelini. Numerose nel patrimonio storico-architettonico le opere architettoniche in campo religioso: la chiesetta di San Massimo la cui struttura medioevale è arricchita da elementi di epoca longobarda (una lapide scolpita rappresentante l’Orante e una custodia che raffigura l’Agnello crucigero); la chiesa dei Santi Eufemia e Pietro a tre navate che conserva ancora un pilastrino del IX secolo segno della presenza di un monastero benedettino; la chiesa di Santa Giuliana cui nel 1529 papa Paolo III aggiunse il titolo di San Giuseppe, la costruzione attuale, a croce latina, è frutto di un rifacimento avvenuto tra il 1740 e il 1746, la facciata ha diversi gruppi di sculture e all’interno sono conservate opere importanti come i dipinti del soffitto rappresentanti la Glorificazione di Santa Giuliana e diverse tele. Dell’architettura civile va ricordata Villa Serego-Alighieri, con una bella decorazione esterna in cotto.
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